Malabaila di Canale
I Malabaila – nobile casata astigiana – sono presenti fin dall’anno 1000 nell’attività mercantile e casaniera, con interessi sparsi in tutto il Nord Europa. La prima apparizione nel territorio di Canale si ha intorno al 1200, quando acquisiscono il feudo di Castelletto, fra Canale Castellinaldo e Priocca: qui ancora oggi si trovano le migliori vigne dell’azienda.
I legami di questa casata con i vini del Roero sono documentati da nove lettere, inviate dai Duchi di Savoia a partire dal 1598, che richiedono i vini del Conte Malabaila per farne uso a corte.
Nel 1733 Luigi Gerolamo, ambasciatore sabaudo presso la corte di Maria Teresa d’Austria, fa apprezzare i propri vini nelle maggiori capitali europee.
I tenimenti dei Malabaila localizzati nel territorio di Castelletto comprendono circa 90 ettari, dei quali 22 a vigneto, che si estendono su territori sciolti, di facile erosione, poveri di acqua e molto adatti alla coltivazione della vite.
Ma è negli anni recenti che Corradino Carrega Malabaila, con l’enologo Valerio Falletti, accomunati dalla stessa passione, hanno dato nuovo implulso all’azienda, investendo in moderni impianti di vinificazione e bilanciando sapientemente la tecnologia con la tradizione più schietta.
I legami di questa casata con i vini del Roero sono documentati da nove lettere, inviate dai Duchi di Savoia a partire dal 1598, che richiedono i vini del Conte Malabaila per farne uso a corte.
Nel 1733 Luigi Gerolamo, ambasciatore sabaudo presso la corte di Maria Teresa d’Austria, fa apprezzare i propri vini nelle maggiori capitali europee.
I tenimenti dei Malabaila localizzati nel territorio di Castelletto comprendono circa 90 ettari, dei quali 22 a vigneto, che si estendono su territori sciolti, di facile erosione, poveri di acqua e molto adatti alla coltivazione della vite.
Ma è negli anni recenti che Corradino Carrega Malabaila, con l’enologo Valerio Falletti, accomunati dalla stessa passione, hanno dato nuovo implulso all’azienda, investendo in moderni impianti di vinificazione e bilanciando sapientemente la tecnologia con la tradizione più schietta.